Viaggio ne lo spazzio

Er viaggio

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Er viaggio
seconda parte

La sora Cencia e la sora Franca ve ricconteno de sto viaggio strano doppo er 22 de lujo.
Je ce serve la luna piena pe partì. Pemmò ariccojete sto scarabbocchio e ste parole. Ciao a tutti l’amichi der brogghe.

Appena bujo, Cencia e Franca resteno sedute davanti a la finestra. La luna è tonna tonna. Nel suo splendore illumina anche gli oggetti dentro la cucina. Salve! Sono venuto per l’appuntamento.
Una figura appena formata appare alle due donne. Franca esclama Nithael! Sei tornato è tanto tempo che non ti vedevo?

Nithael:
Io sono stato qui accanto a te. La tua stanchezza non riusciva a farti vedere nulla. Ti ricordi quando Giulietto stava male e tu stavi cadendo addosso a lui per l’affaticamento? Sono stato io che ti ho retto e ti ho aiutato a sollevarlo, altrimenti tu non ci saresti riuscita.
Franca:
Lo so è stato un periodo molto brutto, ma tanto ricco di umanità. Giulietto mi adorava, per me è stato il nonno che da bambina ho smarrito. Grazie Nithal, adesso lascio andare la sora Cencia, lei ha sonno, e poi io torno da te.

Appena Cencia prende sonno, Franca torna in cucina si siede di fronte alla finestra. Si rilassa e aspetta che il suo amico Nithael torna da lei. Nessuno si rende conto di quanto tempo è passato. Franca sente il respiro vicino al suo volto si gira e per un attimo lo intravede. L’angelo è bellissimo, lui le sorride le prende una mano e le dice…

Nithael:
Adesso facciamo il tuo viaggio nello spazio. Mi raccomando devi attenerti a quello che ti dico altrimenti ci saranno problemi. Siediti sulla tua sedia di legno, ti benderò gli occhi e dovrò legarti allo schienale.

Franca:
Ma Nithael, non sono una bambina irrequieta, resterò ferma e chiuderò gli occhi.

Nithael:
Mi dispiace lo devo fare, perché quello che vedrai non ti permetterà di stare ferma e apriresti sicuramente gli occhi. Se vuoi andare nello spazio mi devi seguire e non lasciare mai la mia mano. Io ti condurrò soltanto dove mi è possibile portarti. Ci sono dei posti dove è vietato anche a me entrare.
Sei pronta?
Un grande respiro, si accomoda sulla sua sedia e lascia che Nithael le benda gli occhi e la ferma con una corda alla sedia. Tutto intorno buio fondo, anche il chiarore lunare è sparito. Franca soltanto per un attimo si sente smarrita. Nithael le prende la mano e le dice di respirare profondamente e quando avverte qualcosa di grande deve stringere forte la sua mano. Ancora tanto buio, un silenzio strano quasi ovattato.
Il cuore di Franca inizia a battere velocemente, un sudore freddo cola dalla sua fronte si sente come pietrificare e dalla suo bocca non esce neppure un respiro. Intanto Nithal con la mano accarezza i suoi capelli e questo gesto rasserena Franca.
Un grido di Franca… Nithael vedo vedo tanta luce è bellissimo…
Silenzio, tanta serenità.
Ma che colori strani direi puliti cos’è quella palla sulla nostra destra?

Nithael:
E’ la tua terra non la riconosci?

Franca:
La terra, perché ha questo colore? Nithael, non trovo le parole giuste per dire quello che vedo. E’ tutto così grande e limpido da qui.

Nithael:
Non ti preoccupare, io so che non devi affannarti a trovare le parole giuste. Racchiudi dentro il tuo cuore e nella tua anima quello che vedi. Anche quando i tuoi occhi non avranno luce tu vedrai ancora tutto questo.
Sicuramente qualcuno non ci crede, ma penso che tutti noi abbiamo un angelo custode. Il mio si chiama ‘Nithael’, la mia mente lo immagina così, l’ho riconosciuto quando l’ho cercato su internet, ho detto: “questo è Nithael”.
Ogni sera, quando mi vede stanca, mi spegne il computer, mi accompagna a letto e mi porta con lui nel mondo dei sogni. La cosa strana è che la mattina ricordo perfettamente quello che accade in quello spazio di tempo. Delle volte, tanto era bello il sogno, che mi giro su un fianco e continuo a sognare.
Mia sorella ride e mi dice che faccio i sogni a puntate. Può sembrare strano, il mio angelo lo sento così vicino che delle volte penso che sia lui a scrivere per me sul computer.
Scusatemi questa è solo una mia idea, a me piace che sia così.
Cari amici, lascio ad ognuno di voi l’immaginazione e la propria fantasia per fare il vostro viaggio nello spazio.
Qualche anno addietro ho ospitato nella casa di pietra per un anno il Maestro Roberto Gallo. Per ringraziamento pensando a me ha elaborato questo dipinto: “Volare”.
Adesso per voi lo posto e io lo stampo nella mia mente come un piccolo frammento dei colori che ho visto nello spazio.

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Il mio angelo

Oggi il mondo è restato fuori dalla mia porta.
Solo il rumore dei tasti
un fiume di parole scivolano veloci.
Mi tocco le mani per sentire un tepore
cerco Nithael, il mio angelo.
Oggi si è messo seduto sul divano al mio fianco
un po’ di sole illumina il suo volto…
è bello, non ha età…
mi guarda sorride vuole farmi fermare…
chino la testa e con la coda del mio occhio lo vedo.
Nithael mi sorride e mi fa l’occhiolino
mi prende in braccio
mi sussurra “basta… basta
adesso sei stanca”…
Mi rilasso un lungo respiro
e nelle sue braccia serena mi abbandono.

franca bassi

Un pensiero su “Viaggio ne lo spazzio

  1. Carissima Franca , con questo viaggio hai in pratica dato corpo a tutte le tue risorse di fantasia , in un poetico racconto e versi che poi tanto immaginari non sono! Soltanto la tua fervida mente e le tue capacità di scrittrice potevano arrivare a tanto! Veramente bello il tuo “viaggio” e il tuo angelo spero ti sia sempre accanto! Un abbraccio anche da Laura ! Lucio

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